Non siederà sulla poltrona di esperti e deciderà chi è il migliore a meno che la selezione del candidato non sia contraria alla legge: Karnataka HC

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Jul 08, 2023

Non siederà sulla poltrona di esperti e deciderà chi è il migliore a meno che la selezione del candidato non sia contraria alla legge: Karnataka HC

L'Alta Corte del Karnataka, Dharwad Bench, ha ritenuto che il controllo delle credenziali dei candidati sia di competenza dell'autorità di selezione e che la Corte scritta non siederebbe sulla poltrona degli esperti

L'Alta Corte del Karnataka, Dharwad Bench, ha ritenuto che il controllo delle credenziali dei candidati sia di competenza dell'autorità di selezione e che la Corte scritta non siederebbe sulla poltrona degli esperti e deciderebbe chi è migliore a meno che la selezione non sia contraria alla legge.

La Corte si pronuncia su un ricorso presentato ai sensi degli articoli 226 e 227 della Costituzione chiedendo l'emissione di un atto di certiorari e annullando l'avviso emesso dall'Università di Scienze Agrarie in ordine alla nomina nel Quadro di Professore assistente di Ingegneria Alimentare.

Un giudice unico di giustizia, M. Nagaprasanna, ha osservato: “È senza dubbio un principio giuridico consolidato che questa Corte, nell'esercizio della sua giurisdizione ai sensi dell'articolo 226 della Costituzione, sarebbe restia a interferire in un processo di selezione. L'esame delle credenziali dei candidati spetta all'Autorità giudicatrice dell'Università. Questa Corte non siederebbe sulla poltrona degli esperti e deciderebbe chi è il migliore – se il candidato selezionato o colui che ha contestato la selezione. Ma, se la selezione è contraria alla legge e viola l’articolo 14 della Costituzione indiana, la Corte interverrebbe e annullerebbe qualsiasi processo di selezione da parte di uno Stato o di qualsiasi altra autorità che sarebbe lo Stato ai sensi dell’articolo 12 della Costituzione, per rimettere a posto lo sbagliato."

Il collegio giudicante ha affermato che l'argomentazione secondo cui al ricorrente viene impedito di contestare il processo di selezione va solo respinta.

L'avvocato senior Tharanath Poojary è comparso a nome del firmatario mentre l'avvocato Ramachandra A. Mali, HCGP VS Kalasurmath e l'avvocato Prashant Mathapati sono comparsi a nome dei convenuti.

In questo caso, il firmatario si è rivolto all'Alta Corte avverso l'elenco provvisorio dei candidati selezionati per il posto di professore assistente in ingegneria alimentare presso l'Università di scienze agrarie, Dharwad, tramite notifica. La convenuta/Ateneo ha emesso una notifica per coprire posti arretrati nei quadri di Professore e Ricercatore e, pertanto, il ricorrente ed il resistente privato, ritenendosi idonei, hanno presentato domanda ai sensi di detta notifica.

Il suddetto convenuto è stato selezionato in via provvisoria contro il quale il ricorrente ha sollevato la sua protesta nei confronti del fatto che la Commissione giudicatrice si è discostata dalla procedura prevista e dalle norme che era necessario seguire come delineate nelle linee guida della Commissione Borse di Ateneo (UGC). È stata notificata una graduatoria dalla quale il convenuto risultava prescelto e subito dopo il ricorrente si è rivolto al Tribunale mettendo in discussione detta graduatoria. L'Università si è impegnata dinanzi al Tribunale a non dare seguito alla graduatoria e, pertanto, al candidato prescelto non è stato emesso il provvedimento di nomina.

L’Alta Corte, alla luce dei fatti di cui sopra, ha osservato: “Il caso in questione costituisce un classico esempio dell’esigenza di controllo giurisdizionale interferendo con il processo di selezione poiché il processo di selezione è contrario alla legge. … Alla luce della sentenza dell’Apex Court e dei fatti sopra rilevati, la conclusione inevitabile sarebbe che la scelta del 4° convenuto è contraria alla legge.”

Il Tribunale ha disposto che, non essendo stato emesso alcun provvedimento di nomina nei confronti del candidato prescelto, l'Università dovrà ora rifare la selezione a partire dalla fase in cui viene rilevata l'illegittimità, ossia nella formazione della graduatoria inserendo il metodo dello score card, come ottenuto secondo le linee guida dell'UGC e adottate dall'Università per il reclutamento e la promozione diretta.

“L'Università provvederà a tale esercizio sollecitamente e comunque entro otto settimane dalla data di ricevimento di copia della presente ordinanza, regolerà la propria procedura e porterà la selezione alla sua logica conclusione”, ha inoltre precisato la Corte.

L'Alta Corte ha pertanto accolto l'istanza ed ha annullato la notifica emessa dall'Università per quanto riguardava il candidato prescelto.